giovedì 1 agosto 2013
Affascinato dal padre che amante di questa arte gli ha trasmesso la
passione imprimendo i suoi primi scatti quasi mezzo secolo fa.
Contrariamente al suo mentore non ritrae persone, ma resta incantato da luoghi e particolari, giocando con contrasti e saturazione del colore rigorosamente in fase di scatto.
Negli anni settanta sotto la guida del suo amico Fontana Silvano, divenuto fotografo per la rivista National Geographic negli anni ottanta, in un improvvisata camera oscura inizia a sviluppare e stampare in proprio i suoi lavori.
Gli innumerevoli workshops con Silvano, hanno contribuito a sensibilizzare e vedere attraverso il mirino l'immagine finale.
La prepotente entrata del digitale ha semplificato e accelerato i tempi di reazione sui risultati ricercati mantenendo la sua filosofia, li e in quel momento, cercando di trarne il meglio anche a costo di andare contro le regole.
Contrariamente al suo mentore non ritrae persone, ma resta incantato da luoghi e particolari, giocando con contrasti e saturazione del colore rigorosamente in fase di scatto.
Negli anni settanta sotto la guida del suo amico Fontana Silvano, divenuto fotografo per la rivista National Geographic negli anni ottanta, in un improvvisata camera oscura inizia a sviluppare e stampare in proprio i suoi lavori.
Gli innumerevoli workshops con Silvano, hanno contribuito a sensibilizzare e vedere attraverso il mirino l'immagine finale.
La prepotente entrata del digitale ha semplificato e accelerato i tempi di reazione sui risultati ricercati mantenendo la sua filosofia, li e in quel momento, cercando di trarne il meglio anche a costo di andare contro le regole.
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Esposizione collettiva in programma dal 3 al 18 agosto 2013 a Dongo:
vedi anche: tripersonal.blogspot.ch
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qualche scatto
